Non il solito Japponese
Attirati da un'improvvisa voglia di Wagyū, proviamo questo ristorante che è nominato tra i primi dieci migliori importatori di questo tipo di carne a Milano: Cinquantadue.
In realtà capiamo che non è famoso solo per questo ma anche per i suoi prelibati pezzi di sushi e di pesce crudo che cercano di offrirti con abbinamenti un po' diversi dal solito.

Il locale è molto appariscente ed elegante con una bella cucina a vista all'entrata; in fondo, invece, un angolo bar. Ci sono molti tavoli rotondi, che preferisco sempre perché ti danno la possibilità di vedere in faccia tutte le persone con cui mangi e di poter condividere con loro al centro ogni piatto, cosa che in oriente si usa spesso fare.


Come prima cosa ordiniamo una millefoglie con tonno tartufato e besciamella: credo sia uno dei piatti più buoni che abbia mangiato ultimamente. Il piatto era composto da 4 pezzi che ognuno di noi ha assaggiato, ed appena finito ne abbiamo chiesti altri 2 sempre da condividere. Il tonno era sublime e appena lo mettevi in bocca sentivi anche il sapore del tartufo che si amalgamava meravigliosamente con la freschezza della spuma di besciamella. Tornerei solo per mangiare questo piatto.

Poi abbiamo tutti assaggiato Gyoza di wagyu e Kobe di wagyu alla piastra.
Forse nei ravioli il sapore della carne era un po' nascosto dal lemongrass e dalle salse che venivano utilizzate. Lo stesso è successo per il secondo piatto: la carne era molto tenera e saporita, cotta alla perfezione poggiata su un'insalata molto buona, ma con una salsa che copriva il sapore sublime del wagyu. Avendolo già assaggiato so benissimo che a volte coprirlo con diversi ingredienti è quasi un dispiacere! Nonostante ciò, era un buon piatto, forse un po' costoso per come è stato trattato.


Poi incuriositi dal pesce abbiamo assaggiato i famosi bignè di sushi chiamati Giò. Hanno portato una selezione di 8 pezzi che comprendeva salmone spicy, tonno, ikura, pesce bianco con scampi e salmone e mango. Si poteva veramente sentire quanto fresco e di prima qualità fosse il pesce. Un piatto veramente riuscito.

Infine caffè, non avevamo veramente più posto per un dolce.
Uscendo e ripensando un po' a quello che abbiamo mangiato, direi che forse potrei ritornare, non tanto per il wagyu, quanto per la ricercatezza del sushi, certamente sopra la media milanese. Certo, bisogna prepararsi psicologicamente al conto perché parlando di ingredienti di qualità molto alta, ad ogni piatto in più i soldi si moltiplicano.