Cucina tradizionale Nepalese
Non capita spesso di trovare persone sconosciute che ti facciano sentire a proprio agio dal primo momento. Questo è successo grazie a Renè il proprietario di Achar, uno dei pochi ristoranti che fa cucina nepalese tradizionale a Milano in via Piero della Francesca.
Il posto è molto piccolo ma accogliente e vi consiglio di prenotare, soprattutto nel weekend.
Noi abbiamo iniziato con i Mo:mo classici che sono ravioli di pollo con spezie e coriandolo fresco, usato molto spesso in tanti dei loro piatti. A prima vista sembrerebbero ravioli cinesi ma nel gusto non ci somigliano affatto. Veramente deliziosi, vorresti continuare a mangiarli. Vi consiglio di provare anche gli altri del menù e dividerli con i vostri commensali per poterli assaggiare tutti!
Vengono accompagnati con 3 diversi tipi di salse molto colorate: una al sesamo (la mia preferita), una molto (molto... molto) piccante ed una al coriandolo.
Insieme ai Mo:mo, ci facciamo portare anche una pakauda che è una frittura di pollo, molto croccante e allo stesso tempo molto leggera. Non si sente per niente l'unto ed è nella giusta quantità, alla fine non ti senti per niente appesantito.
Infatti rimane lo spazio per la portata principale. Noi abbiamo scelto due diversi modi di cucinare l'agnello, in un caso grigliato su pietra lavica, il Bhedako sekuwa, e nell'altro stufato, il Bhedako tarkari.
L'agnello grigliato ha un profumo speciale perché prima di essere cotto viene marinato con zenzero, cumino, coriandolo e limone. Tutto ciò lo rende morbidissimo e molto saporito. È un piatto che non riusciamo a non ordinare ogni volta che passiamo da Achar.
Il secondo invece è uno stufato di carne, simile ad uno spezzatino con il proprio sugo, servito bollente con ingredienti forti come il cardamomo, i chiodi di garofano, le spezie, la cipolla e l'aglio. Ad alleggerire il tutto, nello stufato troviamo anche pomodori e patate, il tutto solitamente accompagnato con del riso bianco. È un piatto completo e molto abbondante, mi faccio sempre aiutare per finirlo, ma ogni volta scopro sapori diversi che prima non avevo intercettato.
Innaffiamo il tutto con una fresca birra nepalese Gurkha e naturalmente da qualche bottiglia di acqua.
Non amo molto i dolci asiatici perciò questa volta non ho preso niente ma so che cambiano spesso, a seconda di quelli che la cuoca decide di preparare in giornata, quindi sono freschissimi e ho notato l'apprezzamento dei tavoli vicini.
Tutta la cena per due, più un caffè, ci è costata 70€, non proprio bassissimo ma ne vale sempre la pena per la cura e la lavorazione di tutti i piatti che vengono serviti. Lo consigliamo sempre a tutti gli amici che hanno voglia di una cena di qualità con sapori diversi dal solito.