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Compleanno da Contraste


Senza indugi scegliamo il menù “Riflesso”, fidandoci ciecamente dello chef e dei 10 piatti che ci preparerà.

Si inizia con uno scrigno, sì, uno scrigno vero, con tanto di chiave e lucchetto che ci fa capire già quando sarà esilarante il nostro percorso. All’interno una pallina verde che ci lascia stupiti: sono sarde in saor, un esplosione di gusto al primo morso.

Continuiamo con una michetta dolce ripiena di mortadella di triglia e pistacchi e maionese al rafano; una rosa di triglia in salsa di sedano e quella tenera fragolina…era al sapore di langhe: una mini tartare di fassona, con salsa tonnata e bagna verde, una meraviglia di gusto.

Ecco poi arrivare le loro “linguine” (in realtà sono ravioli), presentate su un piatto di gomma.

Leggermente croccanti da un lato, appena le assaggi scopri il ripieno fatto di acqua di vongole. Incredibilmente inaspettati.

Poi ci viene lasciata la possibilità di scoprire da soli cosa avevamo davanti, solo grazie al gusto: animelle ricoperte di lenticchie fritte. Un sapore inaspettato per me che non le avevo mai provate, un insieme di consistenze che si compensavano perfettamente. Morbido e croccante insieme.

Si continua con carne di vaca vecia e crema di fave e foglie di shiso, un connubio perfetto!

Ed ora si passa alle cozze, con l’aggiunta di pecorino e salsa di ricci. Accostamento insolito ma eccellente.

Poi per me si passa al piatto per eccellenza: il piccione! Servito con una spolverata di fungo porcino affumicato e tagliato e spolpato al tavolo. Scioglie in bocca, un sapore sublime anche per chi, come mio marito, non ama questo tipo di carne.

Alla fine, come dessert voglio assaggiare il piatto che mi ha fatto conoscere questo ristorante:

Pulp Fiction. Devo ammettere che rispetto a tutto il resto del menù questo era il meno buono. Ottima la composizione e le consistenze tutte diverse ma forse nutrivo aspettative troppo alte.

La cosa che mi ha davvero sorpreso come fuori menù è infine l’assaggio di torta delle rose che ti portano con il caffè. Questo è un dolce tipico mantovano e tutti noi sappiamo benissimo quanto sia difficile far lievitare a dovere tutte quelle belle rosette che compongono questa delizia. Beh loro ci sono riusciti alla grande, ancora mi ricordo la consistenza, il profumo e la dolce e calda temperatura della pasta.

Tutto ciò per dire che lo consiglierei a chiunque. Non solo per quello che abbiamo mangiato e che ci ha lasciato davvero senza parole, ma anche per l’accoglienza dello staff sempre attento e mai invadente, composto da ragazzi giovani ma molto preparati, capaci di intuire tutte le necessità del cliente.

Andateci, davvero.

Ah dimenticavo il menù “Riflesso” costa 140€ escluso il vino e fidatevi: li vale tutti!

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